Counselling Immaginale Animologico
Questo indirizzo di counselling, a differenza degli altri indirizzi, considera l’individuo umano come un’entità fatta da un’anima, uno spirito (da non confondere l’uno con l’altra perché diversi per natura, qualità e caratteristiche), da un’ identità che cambia di epoca in epoca e da un corpo fisico, che anch’esso cambia da incarnazione in incarnazione e dalla sfera della personalità (dal latino “persona”, che vuol dire maschera); quest’ultima equivale a tutti quegli aspetti caratteriali che la creatura ha acquisito per far fronte a ferite e traumi della sua infanzia e che poi si porta dietro.
Molti disagi e problemi spesso si trovano nella sfera dell’anima e/o dello spirito: (chiamata spesso sfera “trans-personale”) e quindi rientrano nel campo d’azione della “piscologia dell’anima”.
Uso il termine psicologia in quanto “Psicologia” è una parola composta di derivazione greca: Psiché-Logos, ossia parlare riguardo l’anima. Ecco allora che nell’era moderna questa parola può assumere due significati: uno è quello comunemente inteso e identifica la professione di relazione d’aiuto che tratta gli aspetti dell’interiorità umana prevalentemente collegati all’individualità e alla personalità; la seconda accezione, invece, si riferisce ad un approccio della relazione d’aiuto che tratta gli aspetti direttamente collegati al vasto e complesso regno dell’anima.
Gli stati d’animo non sono vaghe metafore di imprecise sensazioni interiori, bensì chiari messaggi che la nostra anima ci comunica per far sentire la sua voce (melanconia, struggimento, oppressione o anche leggerezza, entusiasmo, gioia di vivere).
Spesso sono improvvisi e senza alcun motivo apparente, altre volte possono sembrare razionalmente sproporzionati alla situazione nella quale si manifestano, ma conoscendo i meccanismi dell’anima, tutti questi movimenti trovano un posto ed una spiegazione venendo riconosciuti e accolti per ciò che sono: vivide comunicazioni della nostra anima.
L’anima si fa sentire tutte quelle volte in cui qualcosa “vibra” dentro di noi e non è necessariamente collegabile a ciò che sappiamo della nostra attuale vita. Possiamo provare familiarità e sentirci a proprio agio oppure sentire una forte repulsione e sentirci fortemente a disagio, rispetto a luoghi, oggetti, situazioni, persone; spesso tutto ciò può essere accompagnato dai cosiddetti “deja-vù”.
Nell’epoca attuale la maggioranza delle difficoltà delle persone vengono riscontrate nelle proprie relazioni: intime, familiari, lavorative; e nel collettivo queste dinamiche si manifestano come macro eventi tra grandi gruppi, paesi, nazioni e continenti.
Dietro queste difficoltà spesso si celano intrichi animici e karmici.
Karma deriva dalla parola sanscrita: “karman”.
Karman significa agire, azione, e non è assolutamente da considerare in senso passivo e punitivo. Il karma non è qualcosa che si subisce e si sopporta a suon di frustate. Il karma è come una ruota che ci invita ad agire e ad imparare una lezione, e con abiti un po’ diversi ci ripropone la stessa tematica finché noi non riusciamo a superarla.
Il regno dell’anima e dello spirito portano con sé una meravigliosa complessità, con caratteristiche e funzioni specifiche, dove il tutto (o la collettività) si riflette nell’uno (la zona personale individuale), e l’uno riverbera se stesso nella molteplicità, il counselling animologico immaginale si occupa proprio di questo.
Questo approccio spiega i vari funzionamenti della vita (individuale e collettiva-sociale) in modo da comprendere a livello profondo di anima e di spirito lo svolgimento di determinate azioni e conseguenze, belle o tremende che siano.
Comprendere ciò favorisce una visione lucida e chiara di ciò che accade e ci accade, permettendoci di procedere nei territori della vita con più consapevolezza e coscienza.
Nell’ambito del regno dell’anima si trattano i 7 raggi: ogni anima umana, a cicli di incarnazioni, “sceglie” una frequenza particolare a cui appartenere e tramite la quale mettere in esistenza concreta sulla terra le idee e principi del proprio spirito.
Ogni raggio ha proprie caratteristiche, attitudini e “vizi”. Per vizi si intendono modalità dannose e distorte nelle quali l’anima “inciampa” durante la propria esperienza. Riconoscerle, capire perché ci si è “incagliati”, e poi tornare alla fonte pura del raggio è ciò che l’animologia aiuta a fare.
Un altro aspetto importante è la considerazione data al regno onirico, in quanto uno dei modi con cui l’anima comunica è il linguaggio immaginale manifestato attraverso i sogni. Imparare a leggerli, in modo chiaro e semplice, rispetto all’esperienza soggettiva del sognatore, fornisce un valido strumento per entrare in contatto con i movimenti d’anima.
Un’ altra parte importante di questo lavoro riguarda gli archetipi, i miti, intesi come “schemi di comportamento ” (detto in parole povere) di cui si valuta l’influenza che hanno nella nostra vita; essi possono sia agire inconsciamente e allora possono risultare un po dannosi, sia essere calibrati e scelti coscientemente quindi diventare validi aiuti e modelli di riferimento utili per la propria esistenza.
In questa luce l’individuo viene dunque accolto nella sua totale unicità, tenendo altamente in considerazione il raggio di discendenza della sua anima, i principi del suo spirito, il suo vissuto attuale e la sua storia anagrafica. Si offrono perciò modalità e strumenti adatti e consoni alla sua natura, che favoriscano la ri-scoperta del sentiero che porta a sentirsi vivi nel vivere la vita.
Le sedute avvengono sia in studio sia via Skype.